Sarà una giornata dedicata agli ultimi e dall’alto valore umano e religioso quella in programma per il 4 ottobre, una giornata storica per Assisi e per l’Umbria, che si preparano ad accogliere il Santo Padre nel giorno delle celebrazioni per San Francesco Patrono d’Italia.
Il programma è stato presentato lunedì 2 settembre dal vescovo di Assisi Domenico Sorrentino e dall’arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti, in un incontro con la stampa al quale erano presenti anche il portavoce della sala stampa del sacro convento, padre Enzo Fortunato, e rappresentanze istituzionali e delle famiglie francescane.
Una giornata “per spiegare alla Chiesa come spogliarsi per tornare alle origini” mettendo al centro gli ultimi e i giovani alla riscoperta della carità e dei valori francescani a cui papa Bergoglio ha ispirato il suo mandato prendendo il nome del Poverello d’Assisi.
Il programma ufficiale diffuso dalla Prefettura della Casa pontificia prevede una giornata ricca e densa di impegni e appuntamenti.
Alle 7 l’elicottero papale decollerà dall’eliporto del Vaticano alla volta di Assisi per atterrare alle 7.45 nel campo sportivo dell’Istituto Serafico di Assisi, dove sarà accolto dalle massime autorità religiose e istituzionali. Il Papa raggiungerà a piedi la vicina chiesa del Serafico dove alle ore 8.00 incontrerà il presidente Francesca di Maolo e i bambini e ragazzi ospiti dell’istituto. Qui si terrà il primo discorso di Bergoglio, che poi si trasferirà in auto al santuario di San Damiano per raccogliersi in preghiera prima di raggiungere ilVescovado, dove alle 9.30 incontrerà i poveri assistiti dalla Caritas.
Terminato l’incontro, alle ore 10.00 il Santo Padre entrerà a piedi nella vicina chiesa di Santa Maria Maggiore; poco dopo si trasferirà in auto alla Basilica superiore di San Francesco. Dopo la visita alla tomba di San Francesco, alle ore 11 si terrà la celebrazione della Santa Messa, con l’omelia del Papa, che sarà trasmessa in diretta su Rai Uno. Al termine della celebrazione, come da tradizione, si svolgerà l’offerta dell’olio per la lampada votiva a San Francesco Patrono d’Italia, quest’anno offerto dall’Umbria, seguita dai discorsi delle autorità istituzionali e religiose. Terminata la celebrazine eucaristica, alle 12.45, il Papa si trasferirà in auto al centro di prima accoglienza della Caritas, nei pressi della stazione ferroviaria di Santa Maria degli Angeli, per pranzare insieme ai poveri assistiti nel centro.
Nel pomeriggio seguirà la visita agli altri luoghi francescani: alle 14.30 l’Eremo delle carceri, alle 15.15 la cattedrale di San Rufino, alle 16.15 la basilica di Santa Chiara.
Alle 17.30 il Santo Padre lascerà Assisi alla volta di Santa Maria degli Angeli per visitare la basilica della Porziuncola e incontrare i giovani dell’Umbria.
Alle 18.30 Bergoglio ripartirà alla volta del santuario di Rivotorto per una visita privata prima di ripartire, poco dopo le 19, dal campo sportivo della frazione alla volta del Vaticano.
“Sarà certamente una visita importante e di straordinario significato quella di Papa Francesco il prossimo 4 ottobre ad Assisi, il cui programma è stato oggi formalmente ufficializzato. Assisi e l’Umbria, dunque, si preparano ad accogliere Papa Francesco con l’affetto di cui la nostra comunità è capace”. È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dopo l’ufficializzazione del programma della visita che il Papa compirà ad Assisi, la prima in Umbria.
“Emerge dal programma – sottolinea la presidente – la volontà di sottolineare ed esaltare quei valori di attenzione verso gli ultimi che, grazie a San Francesco ed alla comunità francescana, hanno ormai profondamente segnato e forgiato l’identità stessa dell’Umbria e degli umbri, e non solo sotto il profilo della spiccata religiosità e spiritualità della nostra comunità, ma anche la stessa coscienza civile di questa terra”.
“Per la prima volta, infatti – rileva – un Papa si recherà in visita nella Sala della Spoliazione, dove Francesco si spogliò dei suoi abiti a testimonianza della sua rinuncia ad ogni bene materiale. Una scelta che ha sicuramente un altissimo valore simbolico della volontà di Papa Francesco di richiamare i valori più profondi dello spirito francescano, la povertà, l’umiltà, l’accoglienza e la responsabilità verso il ‘creato’. Non è un caso, dunque – aggiunge – se in Umbria abbiamo potuto realizzare, grazie ad un positivo spirito di collaborazione e cooperazione tra istituzioni pubbliche e la Chiesa umbra, un modello di accoglienza degli immigrati che in questi anni sono dovuti fuggire dai propri Paesi in guerra o segnati da terribili violenze, e cercare nel nostro Paese un luogo più sicuro”.
“È stata ed è questa una esperienza positiva – afferma la presidente Marini – che vede lavorare congiuntamente la Regione Umbria, le amministrazioni locali, le strutture della Caritas e del volontariato laico come l’Arci, per realizzare quell’accoglienza a cui lo stesso Papa Francesco ci ha più volte esortato e che è caratterizzata proprio da un profondo spirito di solidarietà e di responsabilità in un quadro di sicurezza e regole convivenza civile”.
Altrettanto significativa, ricorda la Presidente, è la collaborazione che abbiamo realizzato con la Chiesa umbra per il sostegno ai poveri, contribuendo significativamente al Fondo istituito dalla Conferenza Episcopale Umbra a favore delle povertà estreme. Attività che si aggiunge a quelle ordinarie che giù la Regione Umbria svolge, nonostante la scarsità delle risorse finanziarie, per le politiche sociali e di sostegno alla famiglia”.
“Così come insieme alla Conferenza Episcopale Umbra – dice ancora – abbiamo voluto realizzare il volume sul rapporto ‘Umbria e Francescanesimo’, proprio in occasione della visita del Papa, dove viene sottolineata l’attualità del pensiero e dello spirito francescano”.
“Fa particolarmente piacere, quindi – conclude la presidente Marini – la scelta di un programma volto a valorizzare il rapporto più autentico con le radici di questa terra e dello spirito francescano che ha sempre mostrato attenzione agli ultimi. Soprattutto in considerazione del fatto che sarà proprio l’Umbria quest’anno la regione che porterà in dono l’olio per alimentare la fiamma della lampada votiva sulla tomba di San Francesco”.
La Regione Umbria, con la sua struttura di protezione civile, sta già lavorando e collaborando al programma di gestione dell’accoglienza delle migliaia di fedeli che saranno ad Assisi il prossimo 4 ottobre.
Sarà “un lungo pellegrinaggio incontro agli ultimi”, ha commentato il sindaco di Assisi Claudio Ricci, che in una nota ha espresso “profonda gratitudine al Santo Padre e a coloro che hanno consentito questa storica visita in occasione della festa di San Francesco Patrono d’Italia”. “La visita papale – aggiunge Ricci – sarà un lungo pellegrinaggio attraverso i luoghi francescani per rimettere di fronte a tutti noi i valori di San Francesco e la necessità di andare incontro sempre agli ultimi, includendo le persone nel dialogo con lo spirito di un una comunità in cammino. Certamente la visita del 4 ottobre 2013 sarà una visita storica per Assisi, per l’Umbria e per il Mondo e rappresenterà per tutti noi una “nuova eredità” che Papa Francesco ci porterà e di cui dovremmo essere, dopo la visita, testimoni con il nostro esempio nelle istituzioni e nella società. Sul piano organizzativo – assicura il sindaco – cercheremo di assicurare la migliore accoglienza possibile, alla più ampia quantità di persone: vi saranno luoghi di Assisi, ove si svolgeranno incontri o celebrazioni, per entrare nei quali occorrerà prenotarsi (sito Internet della Diocesi con rimando informativo nel sito Internet del Comune). L’accesso sarà invece libero lungo gli itinerari (percorsi), durante tutta la giornata, per accogliere il maggior numero di persone affinché tutti possano vedere, almeno lungo i percorsi, il Santo Padre (ci saranno anche schermi multimediali). Per questo stiamo predisponendo un piano di logistica, servizi e accoglienza che include una grande quantità di parcheggi privati nei quali si potranno avere le informazioni per raggiungere i luoghi o gli itinerari di Papa Francesco. Ci stiamo preparando da molti mesi a questa visita e ci aspettano settimane di grande lavoro sperando di poter contare sulla ampia collaborazione di tutte le istituzioni, e componenti socio economiche e culturali dell’Umbria che, lo ricordiamo, sarà la Regione che offrirà l’olio per la lampada votiva che terrà accesa la fiamma della speranza francescana per tutto il prossimo anno”.
di Sara Caponi [email protected] |